Oggi mi sveglio come da un lungo torpore, con la mente lucida e l’urgenza di scrivere.
Le mie giornate sono dedicate a collaudare soluzioni per chi mi sceglie come mentore per la comunicazione. Ogni progetto che costruisco è pensato per potenziare le competenze comunicative e relazionali delle persone, cercando di creare ambienti di lavoro dove ciascuno possa sentirsi valorizzato e compreso. In questo quadro, è incredibile come una formazione su misura possa trasformare il dialogo interno in un potente strumento di crescita.
In parallelo, mi dedico alla consulenza per la comunicazione aziendale. Ogni azienda ha una storia da raccontare, e il mio compito è aiutarle a narrare queste storie in modo autentico e responsabile. La comunicazione diventa un ponte per costruire relazioni significative con tutti i collaboratori e gli stakeholder. Sento che ogni parola, ogni messaggio, può rafforzare l’identità di quell’azienda e contribuire a un cambiamento positivo.
Tutto questo mi piace, è ciò che faccio da tempo. Ma, nel 2025, allargo il mio raggio d’azione.
Impegno sociale
Concentro la mia attenzione verso l’innovazione sociale. Le proposte di collaborazione con realtà non profit non mancano. Il mio scopo è promuovere il benessere interiore delle persone e l’azione sociale trasformativa collettiva. Credo fermamente che le organizzazioni possano essere motori di cambiamento per i territori in cui sono inserite, integrando pratiche sostenibili nella loro operatività quotidiana. Ogni passo verso la sostenibilità sociale che ognuno può fare nel suo piccolo può essere significativo per il futuro delle comunità.
2025 – La sostenibilità sociale non è una tendenza
Guardando al futuro, la mia missione storica, “Empatia e Narrazione” evolve per fare la differenza, procedendo oltre il racconto identitario delle aziende. Dopo dieci anni trascorsi aiutando le imprese a far emergere il proprio potenziale, integro pratiche innovative che non solo migliorano le competenze comunicative delle persone, ma che contribuiscono anche al benessere delle comunità e alla creazione di ambienti lavorativi inclusivi.
La sostenibilità sociale non è una tendenza; è una necessità. Le aziende oggi devono affrontare sfide crescenti legate all’equità sociale e al benessere dei collaboratori. In un mondo in cui le disuguaglianze sociali sono sempre più evidenti, è fondamentale che le organizzazioni adottino strategie che promuovano l’inclusione e il rispetto dei diritti umani. Le aziende vanno aiutate ad integrare questi valori nella loro cultura aziendale, creando un impatto positivo sia all’interno che all’esterno. Per questo, ho collaudato dei programmi specifici:
1- Programma formativo Transformational Mindset
2- Programma di consulenza per la comunicazione interna Dialoga In Azienda.
Avant- garde: trasformare le sfide in creatività
E mentre rifletto su tutto questo, il mio sguardo procede oltre lo schermo del computer e si posa sulla mia preziosissima bacheca in sughero che tengo appesa al muro. Spicca una cartolina: “Il Carnevale di Arlecchino” di Joan Mirò. Questo dipinto esprime le emozioni profonde dell’artista in un periodo difficile, rappresentando il caos della vita e il desiderio di libertà. La figura centrale di Arlecchino simboleggia la vulnerabilità e la resistenza, invitando a riflettere su come sia possibile trasformare le sfide personali in creatività. Con i suoi colori vivaci e le forme dinamiche, l’opera trasmette un messaggio di speranza e incoraggia a celebrare la propria unicità per contribuire alla diversità culturale e sociale. L’arte, come sempre, ci fornisce prospettive per leggere la realtà.
Non posso sapere cosa mi riserverà il 2025, ma qualche proposta ce l’ho.